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 Mauro Corradini Eraldo Di Vita Grazia Chiesa Luciano Spiazzi Piera Piazza Donat Conenna Daniela D'Ortenzio Mario Domenico Storari Fulvio Castellani |
IL RICHIAMO DELLA REALTA' E DELLA FAVOLA E' la realtà a specchiarsi nel sogno oppure è il sogno che va alla ricerca di uno spazio in cui concretizzarsi? L'interrogativo è d'obbligo se ci si sofferma nella lettura dei momenti creativi di Elena Andreescu ed il motivo è altrettanto ovvio: ogni quadro si presenta come un piccolo-grande compendio di verità sottese e di ansie esistenziali. Il rincorrersi di simboli evocativi della tradizione orientale (la luna, le stelle, il cielo di notte...) non a caso vivono di un nitore a dir poco singolare. Vuoi per la pulizia del tratto segnino, vuoi per la contemporanea presenza di elementi legati alla memoria (paesaggi della sua terra d'origine che si capovolgono e che si sostanziano in bilico tra l'essere e il non essere, saltimbanchi ed indovini che srotolano misteri e che cercano di rendere meno triste il ripetersi dei giorni...). E' un mondo decisamente da gustare, quello di Elena Andreescu. Ogni tassello mnemonico od intuitivo, ha una sua ben precisa collocazione all'interno dello sviluppo scenografico e coloristico che parte dalla disanima di un io interiore e che poi si allunga fino a proporsi quale tramite essenziale per scomporre e ricomporre quell'armonia di gesti e d'affetti che diventa il tratto d'unione tra l'oggi e il passato. Si sente il richiamo del primo Chagall, ma l'eco raccolta dalla trasfigurazione favolistica della realtà (di cui Marc Chagall è stato l'antesignano) si sostanzia e si materializza sul filo di esperienze del tutto personali. Ed in questo stà la magia onoristica di Elena Andreescu. I suoi volti tristi o enigmatici, i suoi occhi che quasi perforano lo sguardo oppure si addolciscono no appena si abbassano ad abbracciare giocosi miraggi ereditati dal tempo, il suo sapiente lavoro di mixage, quel quasi malinconico inseguirsi di metafore e di situazioni intercalanti (del resto facilmente intuibili proprio grazie ad una pittura luminosa e scrupolosa) …non fanno altro che comunicarci l'autenticità di un artista, Un artista, per intenderci, che fa della freschezza espressiva la propria carta d'identità e dell'atmosfera sognante il contenitore ideale in cui tuffare prima di tutto se stessa e quindi il proprio desiderio di libertà e di felicità. |
